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Opportunità globali nell’e-commerce in un mondo in rapido mutamento: ciò che gli e-commerce devono sapere

Scritto da Asendia | Jul 3, 2025 10:52:11 AM

Nonostante uno scenario incerto, i rivenditori globali restano ottimisti circa l’espansione internazionale. Esplora i principali risultati della ricerca Beyond Borders di Asendia e scopri come stimolare la crescita nel 2025.

L’atmosfera determinata dai recenti mutamenti delle politiche commerciali difficilmente può definirsi rassicurante per i brand dell’e-commerce internazionale. Eppure, i dati della più recente ricerca di Asendia mostrano che i rivenditori globali nutrono fiducia nella possibilità di incrementare le vendite internazionali nel 2025.

In questo articolo analizzeremo alcuni dei principali risultati di tale studio, esamineremo le aree verso cui i rivenditori intendono orientare la crescita e spiegheremo perché i partner logistici globali sono determinanti per il successo in tempi turbolenti.

Beyond Borders: una rilevazione puntuale per l' e-commerce globale

Il nostro ebook Beyond Borders: Cross-border e-commerce opportunities in a fast-changing world si basa su una ricerca condotta nel marzo 2025: un periodo in cui le politiche commerciali in evoluzione occupavano già le prime pagine e i pensieri di imprese e consumatori.
L’annuncio del Presidente Trump sull’introduzione di ampi dazi doganali ha potuto destare allarme, ma non necessariamente sorpresa. In tale contesto, il nostro studio offre una rilevazione puntuale del sentiment del settore. Abbiamo intervistato 1.000 operatori dell’e-commerce provenienti da Stati Uniti, APAC, Unione Europea e Regno Unito.
Nonostante le sfide evidenti, gli intervistati hanno manifestato un ottimismo sorprendente.

La fiducia nell' e-commerce internazionale si mantiene solida

In media, quasi tre quarti (72%) dei rivenditori globali si dichiarano fiduciosi nella possibilità di incrementare le vendite internazionali nell’anno a venire. Questo ottimismo risulta ancora più marcato nella regione APAC, dove il 78% condivide tale sentimento. In Cina, la percentuale sale al 94%, probabilmente a testimonianza di un’innata fiducia imprenditoriale sostenuta da un ampio network di mercati target al di fuori dell’economia statunitense, sempre più protezionista.

Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, i rivenditori mostrano un approccio leggermente più cauto. Tuttavia, i dati confermano una diffusa convinzione nella possibilità di trovare soluzioni alle attuali sfide dell’e-commerce internazionale. 

A quali mercati stanno puntando i rivenditori online?

Senza dubbio, l’emergere di nuove barriere commerciali sta inducendo alcuni brand dell’e-commerce a rivalutare le proprie strategie regionali. Detto ciò, i dati suggeriscono che i rivenditori restano aperti alle opportunità ovunque esse si presentino. Sebbene gli Stati Uniti si trovino al centro della tempesta tariffaria, il Nord America continua a rappresentare una destinazione strategica per circa un quinto dei brand esterni al territorio. 

I titoli recenti mostrano come il quadro tariffario sia in costante mutamento, e segnali di distensione nelle retoriche politiche fanno ben sperare in un possibile allentamento delle tensioni commerciali.
Ciò potrebbe spiegare perché molti operatori internazionali continuano a considerare il maggiore importatore mondiale un mercato di potenziale interesse commerciale per l’anno venturo. 

Altrove, l’Europa rappresenta una destinazione prioritaria per molti. Oltre un terzo (34%) dei rivenditori globali indica l’Europa Occidentale come destinazione preferita, e quasi un quarto (24%) indica l’Europa Orientale. 

Tra i rivenditori europei, più della metà dichiara di guardare all’espansione entro il proprio stesso continente. Vi sono numerose motivazioni logistiche, culturali e di sostenibilità che rendono i mercati vicini particolarmente attrattivi, come confermato dai dati rilevati.


Nel complesso, i numeri confermano che l’appetito globale per l’e-commerce transfrontaliero rimane forte, pur con strategie differenziate a seconda delle regioni.

 

Venti contrari, non blocchi totali

Le imprese dell’e-commerce si trovano chiaramente ad affrontare una congiuntura complessa.
Ben oltre la metà - il 58% - dei brand segnala preoccupazioni per l’instabilità politica ed economica. Tuttavia, le complessità del e-commerce internazionale non rappresentano una novità assoluta. Le criticità della supply chain globale, le tensioni geopolitiche, le barriere linguistiche e le differenze culturali sono da tempo segnalate come ostacoli e precedono il recente surriscaldamento tariffario.

I rivenditori più innovativi hanno dimostrato di saper affrontare l’incertezza e costruire modelli di business globali prosperi anche in passato; non vi è dunque ragione di ipotizzare un’inversione di tendenza. Lungi dal ritirarsi, i brand stanno anzi rafforzando i propri sforzi, collaborando con partner logistici globali affidabili per sostenere la crescita internazionale.

Perché trovare il giusto partner logistico è cruciale per il successo futuro

L’e-commerce internazionale gode di ottima salute. I brand ambiziosi e lungimiranti sono pronti a raggiungere nuovi clienti, diversificare i flussi di ricavo e rafforzare il proprio marchio.

Tuttavia, alla luce della complessità dell’attuale scenario commerciale, cogliere tali opportunità non si riduce semplicemente all’acquisizione di capacità di trasporto per le merci esportate.

I brand devono individuare partner in grado di offrire competenza globale, conoscenza locale, comprovata agilità e affidabilità. Con il supporto di un partner logistico adeguato, l’impresa sarà perfettamente posizionata per trasformare le sfide commerciali in opportunità di crescita, garantendo uno sviluppo su scala internazionale in condizioni di piena fiducia.

Scopri di più sugli ostacoli e sulle opportunità che i brand dell’e-commerce devono attualmente affrontare, nonché sulle strategie che stanno adottando per assicurarsi una crescita duratura. Scarica ora l'ebook Beyond Borders di Asendia.

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